Musica e Cultura
Questa emittente è speciale perchè unisce la tradizione all’ innovazione. I generi musicali trasmessi sono veramente tanti: folk, pop, rock, jazz, leggera, world, etnica proprio con l’intento principale di accontentare tutti i gusti nella convinzione che la musica non solo è fonte di divertimento ma aiuta tutti coloro che hanno qualche problema sociale o relazionale e non sanno come superarlo. Quando ho pensato a Radio Bakhita mi sono tornate alla mente le prime radio libere della Piana di Gioia Tauro che ascoltavo da ragazzo con la mia prima radio a transistor; ecco Radio Bakhita vuole riproporre la magia di quell’ esperienza.
Al tempo possedevo solo alcune centinaia di lire ed il ripiego furono i walkie-talkie, attraverso i quali cominciai a trasmettere musica grazie ad un “mangiadischi” ed alla complicità del mio amico di sempre Pasquale C.
La prima “stazione” si chiamava Radio R.T.N. ed irradiava il segnale a poche centinaia di metri, ricordo che confezionammo perfino i jingle. Poi l’esperienza fu accantonata perché lo spettro degli 11 metri (27 mhz) non era proprio congeniale a trasmettere musica nè esistevano trasmettitori in grado di irradiare un segnale in modalità continua senza “bruciarsi” nè avevo i soldi per comprarne uno.
Correva l’anno 1977 ed eravamo proprio nel momento dell’esplosione delle Radio Libere per cui se avessi avuto più soldi ed un’età adeguata oggi, sicuramente, sarei un editore affermato.
Abbandonai sul nascere l’idea della radio privata per cimentarmi nel 1980 con le radio rice-trasmittenti. Mi accostai al mondo delle rice-trasmittenti semi-professionali in un momento particolare della mia esistenza segnato da un grave lutto familiare. L’amico Pino mi prestò il suo baracchino “CB” auto-costruito al fine di distrarmi ed elaborare il lutto. Un nuovo mondo si apriva: al tempo la “frequenza” era molto affollata ed i colleghi con cui collegarsi erano tantissimi: nacquero amicizie, amori, sfide via radio. Da quel momento la passione per la Radio in senso largo non mi ha più abbandonato.
Nel 1995 mi balenò l’idea in testa di riprendere il progetto della Radio Libera. L’occasione mi fu data dalla trasmissione televisiva “La Piovra” in cui un “novello” Peppino Impastato aveva creato una radio “mobile” dai cui microfoni aveva deciso di contrastare la Mafia palermitana. Come nella realtà il conduttore pagava a caro prezzo l’azione di denuncia sociale.
Non fu affatto facile costruire dal nulla una radio e solo la tenacia e la convinzione di essere nel giusto mi permisero di riuscire nell’intento per una serie di problemi che affronteremo in altra pagina di questo sito.
Si sappia soltanto che dopo una iniziale esperienza in fm con la gloriosa (e mai dimentica) Radio Itaca, nel 2009 optai definitivamente per la Radio Web.
Il mondo del Web ha aperto nuove frontiere alla comunicazione ed alla musica. Una radio sempre online è locale e globale e può essere usufruita da tutti ad un costo veramente irrisorio. Ormai, con l’avvento dei cellulari “intelligenti” sempre connessi, chiunque può collegarsi e/o scaricare dati.
La Radio Web è, indubbiamente, la radio del futuro. Tuttavia, se si riapriranno nuove possibilità, sicuramente penserò ad un soggetto nel quale possano convivere le due realtà.